Ottolenghi, Emanuele
Quando si parla di antisemitismo, il pensiero corre alle persecuzioni degli anni '30 e '40 del secolo scorso, sfociate nell'Olocausto. E il confronto con l'oggi porta a concludere che quel problema è stato sostanzialmente superato, o riemerge in forme episodiche e molto circoscritte, che a qualcuno possono sembrare perfino folkloristiche. Ma l'antisemitismo a sfondo razziale, così intimamente associato al nazismo, rappresentò un'aberrazione rispetto all'odio antiebraico che lo aveva preceduto. Tutte le più vecchie forme di pregiudizio antiebraico - dalle dottrine cristiane al disprezzo marxista per gli ebrei, all'ostilità antiebraica di liberali e illuministi - avevano in realtà un altro elemento in comune: per gli antisemiti, gli ebrei avevano un problema (di natura religiosa o sociale, o socio-economica, o storica), che era parte della loro identità e che costituiva un ostacolo alla loro piena integrazione nella società. Essi avrebbero potuto salvarsi convertendosi, assimilandosi, o unendosi alle forze della rivoluzione. E, in effetti, in tutti quei casi in cui gli ebrei cedettero al doppio ricatto di minacce e lusinghe, ottennero non solo uguaglianza e integrazione, ma spesso alte cariche e importanti onorificenze. Autodafé : l'Europa, gli ebrei e l'antisemitismo / Emanuele Ottolenghi
Categoria
Natura
Titolo
Classe Dewey
Soggetto BNI
Descrizione Fisica
Numeri Standard
Data
Luogo di pubblicazione
Paese
Lingua
Fonte
ID
Link Risorse
Testi
Anno : 1990
Anno : 2021
Risultati 2 di 1235182
Visualizza Tutti
Commenti