Andersch, Alfred <1914-1980>
In una fredda giornata autunnale, da un grigio porto tedesco affacciato sul Baltico, su cui dominano sei rosse torri vive come personaggi, quattro creature anelano alla fuga, più o meno coscienti, della Germania nazista: una ragazza ebrea la cui madre si è uccisa il giorno prima, un giovane istruttore comunista che ha perso la fede nel partito, un ragazzo che sogna le esotiche lontananze di Zanzibar, e un essere di legno, la statua di un novizio che legge, giudicata pericolosa dagli uomini di Hitler e perciò destinata alla requisizione. Favoriscono o ritardano la fuga dei quattro: il pastore Helander, anima nobile e tormentata, che vorrebbe scrollare Dio dal Suo celeste distacco, il pescatore Knudsen, testardo comunista anche egli in crisi, la sua soave demente moglie Bertha, un grasso e viscido albergatore, un impacciato marinaio svedese. Con rara densità di atmosfera, in un linguaggio immaginoso e insieme preciso, lautore ci fa assaporare ora per ora le alterne vicende di questo tentativo di fuga, la cui consolante conclusione condita di tragedia ci lascia intimamente purificati come la catarsi di un dramma greco, mentre il tema della fuga si allarga a simboleggiare levasione da tutto ciò che è gretto e proditorio, retrivo e inumano. Zanzibar, ovvero L'ultimo perchè : romanzo / di Alfred Andersch
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Natura
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Anno : 2006
Anno : 2012
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