Arrhenius, Svante August
La scoperta della indistruttibilità dell'energia accentuò la difficoltà dei problemi cosmogonici. Le ipotesi di Mayer ed Helmholtz sul modo con cui il sole ripara le sue perdite di calore, dovettero essere abbandonate quali insufficienti, o furono sostituite da un'altra che si fonda sopra le condizioni chimiche dell'interno del sole, in accordo con la seconda legge della termodinamica. Una difficoltà ancora maggiore parve provenisse da questo, che la teoria della continua degradazione dell'energia, conduce alla conclusione che il mondo si avvicina sempre più alla condizione designata da Clausius come Wärme Tod (morte del calore), in cui ogni energia si troverà distribuita uniformemente in tutto l'universo sotto forma di movimento delle minime particelle materiali. Da questa difficoltà che ci conduce ad una fine affatto inconcepibile dello sviluppo dell'universo, cercai una via d'uscita in questo modo: l'energia viene degradata nei corpi che si trovano nello stadio di sole, ed elevata in quelli che appartengono allo stadio di nebulosa... Per comprendere la possibilità della presenza della vita sopra i pianeti, bisogna ricorrere alla teoria della panspermia... Nella trattazione dei problemi cosmogonici fu mio principio direttivo l'idea che materia, energia e vita hanno cambiato soltanto di forma e di posto nello spazio. Il divenire dei mondi / Svante Arrhenius
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