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Ulassai, Museo a cielo aperto Maria Lai

Ulassai, Museo a cielo aperto Maria Lai

Ulassai, Museo a cielo aperto Maria Lai

Tipologia: Arte contemporanea

Informazioni
Indirizzo: SP 11 - 08040 Ulassai - località ex Stazione Ferroviaria (centro accoglienza Museo Stazione dell'Arte)
Tel. +39 0782 787055
Ente titolare: Comune di Ulassai
Ente gestore: Comune di Ulassai
Orari:
LU-DO 09:30-13:00 e 15:30-19:30 (orario centro accoglienza, per informazioni)
Il museo a cielo aperto Maria Lai, variamente disseminato sul territorio comunale, può anche essere visitato liberamente e autonomamente, data la predisposizione di un percorso con segnaletica e pannelli informativi sulle opere in italiano e in inglese; si consiglia di rivolgersi al Museo Stazione dell'Arte per ottenere informazioni e una mappa relativa alla dislocazione delle opere sul territorio del comune di Ulassai. Nel bookshop del museo è presente inoltre una guida illustrata (in italiano e in inglese) del museo a cielo aperto "Maria Lai".
Biglietto: visitabile liberamente
E-Mail: stazionedellarte@tiscali.it
Sito web: www.stazionedellarte.com
Facebook: www.facebook.com/MuseoMariaLai

Il museo
Il Museo a cielo aperto Maria Lai nasce con l'intento di tutelare, promuovere e valorizzare il patrimonio che Maria Lai (Ulassai, 1919 - Cardedu, 2013) ha lasciato in eredità a Ulassai, il suo paese natale.
«La grande arte è quella che arriva alla gente che cammina per strada»,sosteneva Antonio Gramsci, e Maria, che condivideva pienamente questa posizione, si impegnerà lungo tutto il suo percorso per avvicinare l'arte alla gente, convinta che fosse necessario, fin dalla più tenera età, educare a seguirne il "ritmo". Non deve pertanto stupire il fatto che una delle prime occasioni in cui l'artista ha avuto la possibilità di cimentarsi nella realizzazione di un intervento di arte pubblica sia stata la riqualificazione estetica del lavatoio di Ulassai. I fondi, messi a disposizione dall'amministrazione comunale per Legarsi alla montagna (1981), celebre operazione corale universalmente considerata il suo capolavoro, non erano stati spesi per esplicita volontà dell'artista e, così, dopo una serie di consultazioni con la comunità, si decise di intervenire nel lavatoio, luogo simbolo del piccolo centro. Una volta ultimati i lavori, Maria Lai decise di realizzare un grande telaio-soffitto (1982). L'opera non fu che la prima di una serie di interventi eseguiti appositamente per quegli spazi, come la Fontana della sorgente (1984) di Luigi Veronesi, la Fontana sonora (1987) di Costantino Nivola e la Fontana del grano (1989) di Guido Strazza.
Da quel momento Maria Lai inizia a dedicarsi con sempre maggior impegno anche in ambito pubblico e, dai primi anni Novanta, dà forma a una serie di interventi ambientali dal grande impatto visivo, come Le capre cucite (1992), La strada del rito (1992) e La scarpata (1993). Interventi che riprenderanno con ritrovato interesse nel 2003 quando Maria Lai esegue Il volo del gioco dell'oca, liberamente ispirato al tradizionale "gioco dell'oca", nella facciata della scuola materna in piazza Barigau, dove riproduce, in acrilico, anche le tredici caselle che compongono il percorso del gioco. Nello stesso anno, nei pressi del piazzale delle scuole elementari, colloca una grande Lavagna quadrettata che riporta in bella grafia la scritta L'arte ci prende per mano (2003). Lungo una delle vie più antiche del paese di Ulassai, via Venezia, l'artista realizza inoltre tredici libri di terracotta smaltata, dal titolo Libretti Murati (2003), in cui vengono riportati aforismi e pensieri sull'arte, così come accade per Il muro del groviglio (2004), nei pressi del quale ritornerà l'anno successivo per la realizzazione de La casa delle inquietudini (2005) in cui dipinge una serie di grandi e piccoli draghi con l'intento di riconvertire esteticamente un vecchio ristorante situato accanto a La Scarpata. Ma è nel 2006 che si compie in assoluto il progetto più ambizioso di Maria Lai, ovvero la nascita della Stazione dell'Arte, museo di arte contemporanea a lei dedicato che custodisce la più importante collezione pubblica della sua opera e che, idealmente, rappresenta il punto di partenza del percorso "a cielo aperto". (D. Mariani)

Perché è importante visitarlo
La visita alle opere di Maria Lai, sparse nel territorio ulassese, permette di cogliere quanto profondo e proficuo sia stato il legame tra l'artista e il suo territorio di origine. Legame iniziato nel 1981 con la performance partecipata Legarsi alla montagna, nella quale l'artista ha coinvolto l'intera popolazione di Ulassai in una suggestiva operazione collettiva, oggi riconosciuta come la prima opera di "Arte relazionale" in Italia. Da quel momento Maria Lai inizia a intervenire con sempre maggiore frequenza nel suo paese natale, dando vita a una progettualità unica nel suo genere che rivela come per l'artista Ulassai abbia rappresentato il suo universo creativo, una lente privilegiata sul mondo in cui passare dal microcosmo al macrocosmo attraverso l'impiego della metafora: "le frane di Ulassai - dichiarava l'artista - sono le frane del mondo, l'arte nasce dalle inquietudini e aspira all'infinito." (D. Mariani)

Servizi
Visite guidate.
La visita guidata al museo a cielo aperto comprende anche il museo Stazione dell'Arte, su prenotazione tramite e-mail.
I servizi sono disponibili presso il centro di accoglienza del Museo Stazione dell'Arte, aperto tutti i giorni dalle 09:30 alle 13:30 e dalle 15:30 alle 19:30.

Consulta le pagine
Museo Stazione dell'Arte

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11/5/2023 - 16:50

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