Descripción
Adagiato lungo il versante del monte Tricoli, il villaggio di Gairo risulta sufficientemente integro e omogeneo. In effetti la natura del suolo, l’inclinazione del costone montuoso, a cui si aggiunge il precario equilibrio idrogeologico che il taglio indiscriminato dei boschi aggravava in misura preoccupante, esponevano la zona a continue alluvioni. La prima della quale si conserva memoria risale al novembre del 1880. Ma fu nel marzo del 1927 che un nubifragio di ben più ingente entità compromise la stabilità di numerosi edifici per i quali si rese necessaria la demolizione: circa 15 famiglie furono costrette ad abbandonare le proprie abitazioni e a cercare un alloggio sul lato opposto del fiume in località Taquisara. A seguito della disastrosa alluvione dell’ottobre del 1940 si cominciò a realizzare a monte del vecchio abitato, intorno a Funtana de Sant’Eleni (da cui il toponimo Gairo S. Elena), in località Bigias de susu, un modesto complesso di case popolari. Le piogge ininterrotte che per quattro giorni ed altrettante notti si abbatterono sull’abitato nel 1951 favorirono l’evacuazione definitiva del vecchio borgo a favore di un nuovo insediamento a S’ena ’e s’abba, poco distante dalle nuove costruzioni di Bingias de susu, o lungo la costa in prossimità dell’attuale Cardedu. Nondimeno l’apparente vitalità dell’abitato e funzionalità delle strutture risultante dall’esame dell’immagine, oltre che l’assenza di ulteriori agglomerati lungo il versante del declivio destinato più tardi ad accogliere i nuovi impianti, evita di posticipare eccessivamente la datazione.
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