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Oristano, Mura e torre di Mariano

Oristano, Mura e torre di Mariano

Oristano, Mura e torre di Mariano


Informazioni
Indirizzo: area del centro storico/ piazza Roma, s.n.c. - 09170 Oristano

Il contesto ambientale
La città è situata a N del Campidano e si affaccia sul golfo di Oristano. Nelle vicinanze scorre il fiume Tirso e si trovano i sistemi lagunari di Santa Giusta e di Cabras, a conclusione di una vasta piana contornata dalle alture del Monte Arci. Il territorio documenta la continuità insediativa dall'età prenuragica, con importanti testimonianze archeologiche della presenza fenicio-punica, romana e bizantina. In età medievale fu capitale del regno di Arborea, per poi essere annessa alla Corona d'Aragona. Dagli inizi del XVI secolo segue le generali vicende storiche della Sardegna, fino a diventare nel XX il capoluogo dell'omonima provincia.

Descrizione
La storia urbanistica di Oristano è legata a doppio filo alle vicende occorse al regno d'Arborea, ultimo a cadere sotto gli Aragonesi tra la fine del XIV e gli inizi del XV secolo. Oristano era la capitale del giudicato, e come tale ospitava il sovrano, nel suo palazzo, e doveva altresì essere dotata di una struttura fortificata adeguata.
Ancora oggi la struttura urbanistica della città ne rivela il nucleo originario: tre sono i punti di confluenza delle strade, corrispondenti ad altrettante contrade, precisamente l'attuale piazza Roma a N, Largo Mazzini a N/E, piazza Mannu a S. Queste tre zone erano attraversate dalle mura, che proteggevano il cuore di Oristano: la cinta doveva essere alta intorno ai 5 o 6 metri, turrita, e partiva dall'attuale piazza Roma verso via Mazzini, per giungere poi alla torre di Portixedda; le mura proseguivano verso l'attuale via Solferino, poi verso piazza Mannu. In quest'ultima, come in piazza Roma, si trovavano le porte della città, rispettivamente la Porta Mari e la Porta Manna, vale a dire la Torre di San Cristoforo (o torre di Mariano). Oggi affiorano pochi ruderi delle antiche mura: un torrione in via Cagliari ed alcuni resti nella via Solferino, nel cortile dell'Asilo Boyl e in via Mazzini. Nella parte nord si ergeva dunque la torre di San Cristoforo, nella parte S dell'abitato il castello e la seconda torre, la torre di San Filippo, elevata a salvaguardia del castello e crollata nel 1872 per il cedimento di alcune volte e muri. Come della torre di San Filippo, anche del castello, ubicato presso le attuali carceri, non rimane alcuna traccia. Si può ipotizzare che fosse a due piani e avesse ambienti per la servitù e per le truppe.
Residuo della struttura fortificata di Oristano sono la torre di Portixedda e quella di San Cristoforo. Costruita come il resto delle fortificazioni in età giudicale e successivamente ricostruita in età aragonese, Portixedda comprende due corpi cilindrici sovrapposti, raccordati da una superficie troncoconica inclinata.
La torre di San Cristoforo o di Mariano, edificio simbolo della città giudicale, venne eretta nel 1290 per volontà di Mariano II, giudice d'Arborea. La torre, interamente in arenaria, è alta complessivamente 28 m, di cui 19 m dalla base al primo giro di merli, mentre la torretta più piccola è alta 10 m. A pianta quadrata, si compone di due edifici distinti e sovrapposti. Ha una struttura ad ''U'', con il lato aperto rivolto verso l'interno dell'abitato, mentre la parte bassa della torre, in conci bugnati, si apre in un arco a tutto sesto che a sua volta si apre in un arco a sesto acuto di diametro minore. All'interno del fornice era murata un'iscrizione, oggi all'Antiquarium Arborense, che pur molto rovinata è servita a datare la torre al 1290; sempre nella torre era custodito un retablo, dedicato a San Cristoforo, da cui la struttura prende il nome.

Servizi
Le visite guidate al centro storico della città di Oristano sono a cura del Museo Archeologico Antiquarium Arborense. Informazioni e prenotazioni: Tel. +39 0783 791262. E-mail: visiteguidate@fondazioneoristano.it - info@antiquariumarborense.it.

Storia degli studi
Per la storia di Oristano si vedano il volume di Francesco Cesare Casula, del 1961, e l'intervento di Pinuccia Simbula nel volume miscellaneo del 1990. Per le fortificazioni si vedano l'ampio contributo di Foiso Fois nel 1992 e l'articolo di Raimondo Zucca nel 1995. Sulla torre di Mariano si legga la scheda di Roberto Coroneo nel volume sull'architettura romanica (1993).

Bibliografia
D. Scano, Storia dell'arte in Sardegna dal XI al XIV secolo, Cagliari-Sassari, Montorsi, 1907, pp. 388-390;
R. Carta Raspi, Castelli medioevali di Sardegna, Cagliari, 1933, pp. 62-68;
Francesco Cesare Casula, Profilo storico della città di Oristano, Cagliari, 1963;
P.F. Simbula, ''Oristano capitale giudicale'', in La Provincia di Oristano. L'orma della storia, a cura di F.C. Casula, Milano, 1990;
F. Fois, Castelli della Sardegna medioevale, a cura di B. Fois, Cinisello Balsamo, Amilcare Pizzi, 1992, pp. 115-127;
R. Coroneo, Architettura romanica dalla metà del Mille al primo '300, Nuoro, Ilisso, 1993, scheda 176;
R. Zucca, ''Le fortificazioni del giudice: nel medioevo Oristano era perfettamente allineata con i criteri urbanistici dell'epoca'', in Sardegna Fieristica, 1995, senza pagine.

Come arrivare
Oristano è raggiungibile svincolando di pochi km dalla SS 131 (''Carlo Felice'') che congiunge il nord al sud dell'isola. Tratti delle mura sono inglobati nel centro storico, dove si ergono anche Portixedda e la grandiosa torre di Mariano.

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11/5/2023 - 16:52

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