“… e alla sella legò la bisaccia di lana grigia, entro la quale stavan le forme di legno col cacio fresco coperto di foglie d’asfodelo, e la ricotta e il recipiente del latte…” E' con questa citazione, tratta da “Il vecchio servo" di Grazia Deledda, che si apre la pubblicazione sui formaggi della Sardegna, a rimarcare come questo prodotto, le cui origini risalgono a un passato molto lontano, incarni l'essenza stessa della cultura sarda. La Pubblicazione, realizzata dall'Agenzia Laore Sardegna nell'ambito dei programmi volti alla valorizzazione delle produzioni del territorio, descrive i prodotti caseari tipici sardi, a partire dalle eccellenze a Denominazione di origine protetta, come il Pecorino romano, il Pecorino sardo e il Fiore sardo, per proseguire con l'esposizione dei formaggi ovini a pasta molle e filata, dei Canestrati, senza tralasciare le altre specialità come la Fresa, il Dolce sardo, il Bonassai, il Casu axedu piuttosto che lo Gioddu. Non mancano inoltre le ricotte, ottenute dalla cottura del siero, che per decenni hanno rappresentato il prodotto povero dell’ovile, il nutrimento dei pastori intenti alla cura delle greggi, lontani da casa per lunghi mesi. Ulteriori informazioni su www.sardegnaagricoltura.it
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Autore : Murgia Gabriele
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