Baudelaire, Charles
Le principali coordinate su cui poggia la nostra immagine di Baudelaire sono: satanismo, a proposito del Poeta del Limbo; perversione, per il Poeta dellimpossibile dannazione; umiliazione, per il Poeta dellorgoglio sovrumano; disperazione, per il Poeta dellassoluta speranza. E difficile risalire attraverso le scorie del mito incontro allautenticità del Poeta dei Fiori del Male. Il Poeta dei fiori del male è grande, è moderno perché è Poeta, a volte, al di là e attraverso il ciarpame di cui ha tanto spesso rivestito le su conquiste verbali. Possiede cioè quel dono, che pochi hanno avuto, nella sua pur lunga storia della poesia francese, di rendere significante linconoscibile, di esprimere quellunicum che sta oltre la parola: che va al di là della parola e di ogni significato umano, e che la parola, talvolta, sa trasmettere. La portata della parola magicamente dilatata, aureolata di un alone magnetico: onde essa diviene elettrica, e la poesia eterna scaturisce. Sono queste impennate, questo subitaneo levarsi ad altezze che lasciano senza fiato, la ragione segreta del mito di Baudelaire, la giustificazione, cioè, della straordinaria durata. Non il mangiatore di haschisch che ha scritto Reve parisien sotto lazione della droga; ma laltissimo Poeta, che ha scritto quei versi, in uno stato superiore di lucidità, prossimo ormai alla divinazione. Baudelaire / traduzione di Romano Palatroni
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