Informazioni
Indirizzo: via Canonico Nino Gavino, s.n.c. - 09089 Bosa
Tel. +39 0785 373286
Cell. +39 340 3955048 - +39 329 8505079
Ente gestore: Cooperativa L' Antico Tesoro
Orari:
Marzo
LU-VE 10:00-13:00
SA, DO 10:00-16:00
Aprile-Giugno
LU-DO 10:00-19:00
Luglio-Agosto
LU-DO 10:00-19:30
Settembre
LU-DO 10:00-18:00
Ottobre
LU-DO 10:00-17:00
Novembre
LU-VE 10:00-13:00
Dicembre-Febbraio
SA, DO 10:00-16:00
Dal 16 novembre al 14 marzo è possibile visitare la Cappella Palatina di Regnos Altos il sabato, la domenica e i festivi dalle 10:00 alle 13:00 o tutti i giorni, su prenotazione, telefonando ai seguenti numeri +39 340 3955048 o +39 329 8505079 oppure mandando una e-mail all'indirizzo info@castellodibosa.it
Biglietto:
Intero - euro 5,00 - adulti
Ridotto - euro 4,50 - adulti in gruppi organizzati
Ridotto - euro 4,00 - minori dai 6 ai 18 anni, classi scolastiche
Cumulativo intero - euro 6,50 - adulti, per visita alla Chiesa di Nostra Signora de sos Regnos Altos e Basilica di San Pietro Extra Muros
Cumulativo ridotto - euro 5,50 - minori, per visita alla Chiesa di Nostra Signora de sos Regnos Altos e Basilica di San Pietro Extra Muros
E-mail: info@castellodibosa.it
Sito web: http://www.castellodibosa.it
Il contesto ambientale
L'abitato di Bosa si stende sulle rive del fiume Temo, inerpicandosi con le abitazioni lungo il pendio del colle alla sommità del quale fu edificato il castello di Serravalle, a 81 m s.l.m. Comunemente denominato castello dei Malaspina, deve questo appellativo alla tradizione secondo cui sarebbe stato costruito nel 1112 dall'omonima famiglia di nobili toscani trapiantati nell'isola alla metà dell'XI secolo. La chiesa di Nostra Signora de Sos Regnos Altos, edificata entro le mura del castello, svolse funzione di cappella palatina.
Descrizione
Più che sotto il profilo architettonico, la chiesa di Nostra Signora de sos Regnos Altos suscita interesse per lo straordinario ciclo di affreschi trecenteschi, emerso al suo interno.
La cronologia della cappella è incerta: non si è ancora riusciti a stabilire se questa sia stata costruita prima del castello e poi restaurata o se fosse successiva alla struttura fortificata.
Nei registri catastali la prima intitolazione della chiesa era a Sant'Andrea apostolo e solo intorno alla fine del XIX secolo ha assunto il nome odierno.
Non si hanno menzioni della struttura originaria dell'edificio, che nei secoli ha subito interventi pesanti; oggi si presenta come una chiesa ad aula unica, dove la zona presbiteriale è stata interamente rifatta. Gli studi più recenti hanno comunque proposto una datazione dell'edificio al XII secolo e una serie di interventi successivi nel corso del XIV.
Fra questi interventi vi è anche la realizzazione del ciclo di affreschi che si può ammirare in tre delle quattro pareti della chiesa. Questi si collocano in controfacciata e nei due lati lunghi e sono stati pesantemente mutilati dalla ricostruzione dell'abside, in periodo non documentato. Anche la datazione degli affreschi, come della chiesa, ha creato non pochi problemi agli studiosi, che sono arrivati a collocarli addirittura nel XV secolo; oggi si ritiene che questi siano stati realizzati nel XIV secolo, presumibilmente da un pittore di origine toscana.
Servizi
Accessibilità fisica facilitata per visitatori con esigenze specifiche, laboratori didattici, visite guidate.
La visita all'interno dei monumenti è guidata. Su prenotazione vengono effettuate anche visite in inglese, tedesco, francese, spagnolo e russo. Prossimamente saranno disponibili le audioguide in quattro lingue: inglese, tedesco, francese e italiano comprese nel biglietto di ingresso.
Consulta le pagine
Basilica di San Pietro Extra Muros
Castello di Serravalle
Storia degli studi
Gli studi sulla chiesa bosana si intrecciano con quelli riguardanti il castello. Sulla sua cappella e in particolare sugli affreschi che decorano l'interno si segnalano gli studi di Attilio Mastino (1991), Gianni Fois (1996) e Corrado Zedda (1996). Nel 1999 è uscita un'approfondita monografia di Fernanda Poli.
Bibliografia
R. Carta Raspi, Castelli medioevali di Sardegna, Cagliari, Fondazione Il Nuraghe, 1933, pp.115-121;
F. Fois, Castelli della Sardegna medioevale, a cura di B. Fois, Cinisello Balsamo, Amilcare Pizzi, 1992, pp. 285-292;
R. Sfogliano, "Il ciclo di affreschi tardo-medioevale", in Il castello di Bosa a cura di S. Spanu, Torino, Spanu & C., 1981, pp. 69-79;
R. Serra, Pittura e scultura dall'età romanica alla fine del '500, collana "Storia dell'arte in Sardegna", Nuoro, Ilisso, 1990, sch. 27;
A. Mastino, Bosa in età giudicale. Nota sugli affreschi del castello di Serravalle, Sassari, Gallizzi, 1991;
G. Fois, Nostra Signora di Regnos Altos: fede, storia e leggenda, Bosa, Tipografia S. Giuseppe, 1996;
C. Zedda, "Gli Arborea e gli affreschi della chiesa di Nostra Signora di Sos Regnos Altos a Bosa", in Archivio storico e giuridico sardo di Sassari, 3, 1996, pp. 135-165;
F. Poli, La chiesa del castello di Bosa: gli affreschi di Nostra Signora de Sos Regnos Altos, Sassari, Edes, 1999;
R. Coroneo, Chiese romaniche della Sardegna. Itinerari turistico-culturali, Cagliari, AV, 2005, p. 58.
Come arrivare
Si abbandona la SS 131 all'altezza di Macomer, svoltando al bivio per Bosa, che si raggiunge dopo 29 km percorrendo la SS 129 bis. La chiesa è compresa nella cerchia muraria del castello, che domina il centro storico della cittadina.
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