Strinna, Antonio
Si può essere clandestini trasferendosi a pochi chilometri dal proprio paese d'origine? Lo sradicamento di una migrazione lo si percepisce anche spostandosi di poco, forse perché la clandestinità è una dimensione esistenziale fatta di abbandoni di luoghi sicuri che ci conducono verso l'ignoto e l'inevitabile senso di precarietà e solitudine che tutto ciò porta con sé. Anche il progresso, con la sua folle corsa non fa che gettarci continuamente nella precarietà della clandestinità. L'unica salvezza è coltivare il "paese" che è dentro di noi, la memoria delle nostre radici... Il paese clandestino / Antonio Strinna
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