Vegliani, Franco
Il libro di Vegliani racconta due storie. Una è ambientata nel 1941: è la vicenda (autobiografica, confrontando le fonti su Vegliani) di un ufficiale di complemento in licenza nella patria remota della famiglia, unisola dalmata; si ritrova in uno dei suoi paesaggi del cuore, è fascista e fiducioso nella vittoria di quella guerra che sente chiamare popolare e rivoluzionaria, trova legittimo che gli italiani siano tornati a popolare la Dalmazia dopo lesodo del 1918, quando quella terra era stata assegnata al nuovo Stato Jugoslavo. Non capisce perché i suoi camerati italiani mostrino così poco interesse, e così scarsa comprensione dellimportanza di quella riconquista. Lufficiale, nei giorni di quella licenza, in attesa dessere assegnato a un nuovo fronte, stringe forte amicizia con un lontano parente, Simeone: ex amministratore della dogana per gli Asburgo, poi per la Jugoslavia, infine per lItalia. Assieme, conversano della storia della loro terra, degli accadimenti recenti, duna somiglianza che Simeone vede tra il giovane ufficiale, entusiasta e idealista, e il fu Emidio Orlich, ufficiale dellesercito austriaco nella Prima Guerra Mondiale. Quella di Emidio è la seconda storia raccontata. Dalmata di lingua italiana e cognome croato, caduto al fronte ufficialmente con valore, tapfer kämpfend für das Vaterland gefallen (p. 20), nei Carpazi. Simeone conserva, in una scatoletta di legno, le sue reliquie: foto in uniforme, quaderni, lettere mai spedite; tracce per capire la vera storia della sua fine... La frontiera / Franco Vegliani
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