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Sassari, EMA - Ecomuseo del Mare e dell???Acqua

Sassari, EMA - Ecomuseo del Mare e dell???Acqua

Sassari, EMA - Ecomuseo del Mare e dell???Acqua

Tipologia: Archeologia industriale, acquedotto ottocentesco, archivio

Informazioni
Indirizzo: viale Adua, s.n.c. - 07100 Sassari
Cell. +39 351 9359980
Ente titolare: Comune di Sassari
Ente gestore: AVeLA - Associazione Vela Latina Tradizionale
Orari:
Le visite si effettuano esclusivamente su prenotazione telefonica o via email, e con accompagnamento, all'interno degli orari indicati.
VE, DO 16:00-19:00
SA 10:00-13:00 e 16:00-19:00
Biglietto:
Intero - euro 5,00 - adulti e ragazzi dai 13 anni in su
Ridotto - euro 4,00 - minori da 6 sino a 12 anni
Gratuito - da 0 a 5 anni
Per motivi di sicurezza l'accesso al museo è possibile solo con l'accompagnamento del personale specializzato
E-mail: info@ecomuseomareacqua.it
Sito web: www.ecomuseomareacqua.it
Facebook: www.facebook.com/ecomuseomareacqua
Twitter: twitter.com/ecomuseomare

Il museo
L'ingresso del museo EMA è collocato presso la cosiddetta "Palazzina Liberty": un assai gradevole edificio d'epoca dai colori pastello che, se non proprio ascrivibile al vero stile liberty (affacciatosi sulla scena europea una decina d'anni dopo l' inaugurazione del complesso, nel 1880) richiama nella sua leggerezza architettonica il periodo dorato della Belle Epoque, sebbene il vero e proprio acquedotto sia in realtà costituito da un sottostante vasto insieme di ambienti sotterranei.
La Palazzina fu edificata con corpo centrale ed ampie ali soprattutto per segnalare la presenza di un'opera storicamente così importante per la Sassari d'allora.
Il lunghissimo tunnel, vera eccezionalità del museo, fu scavato nella montagna dove ancora oggi transita un flusso d'acqua il cui scorrere costituisce colonna sonora dell'intero complesso. Le amplissime volte a botte delle vaste cisterne, furono progettate per costituire riserva idrica di una città di 32.000 abitanti. La scenografica Sala Condotte, sormontata da alte volte ad arco plurimo, ospita le originali e notevoli tubazioni in ghisa con le loro ferramenta, la canala di raccolta che si perde nelle misteriose "dragunare" (fiumi del sottosuolo cittadino) e le attigue sale dalla particolare volta in opera di cotto.
L'intera opera porta la firma di Claudio Luigi Ferrero, ingegnere torinese che progettò l' Acquedotto nel suo totale sviluppo, a cominciare dalla diga (1878, opera di assoluta avanguardia per l'epoca) che ancora oggi si eleva per quasi 20 metri al centro della bucolica valle di Bunnari (testi dal sito ufficiale del museo).

Perché è importante visitarlo
Oggi l'intero complesso si connota come un autentico giacimento di archeologia industriale fra i più importanti della Sardegna. L'area agibile e dunque attualmente visitabile presso la Palazzina comprende alcuni ambienti di rilievo quali, ad esempio una delle grandi cisterne. Nello svolgersi del percorso di visita, è possibile ammirare le collezioni del mare e della vela latina allestite da AVeLa Tradizionale.
L'area fruibile della Palazzina si completa con un'ampia area esterna comprensiva di piazzale e area verde, che è destinata ad ospitare eventi ed attività per l'infanzia e le scuole (testi dal sito ufficiale del museo).

Servizi
Visite guidate.
La visita guidata è compresa nel prezzo del biglietto.

Consulta i documenti
Vedi la planimetria dell'Ecomuseo:

Update

11/5/2023 - 16:49

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