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Sant'Antioco, Acropoli

Sant'Antioco, Acropoli

Sant'Antioco, Acropoli


Informazioni
Indirizzo: via Castello, s.n.c. - 09017 Sant'Antioco
Tel. +39 0781 82105
Cell. +39 370 1592448
Ente gestore: Società Cooperativa Archeotur
Orari:
Marzo-Ottobre
LU-DO 09:00-19:00
Novembre- Febbraio
LU-DO 09:00-18:00
Tutte le aree gestite rispettano i seguenti giorni di chiusura 25 e 26 dicembre, 1 gennaio e il giorno di Pasqua.
Nei mesi di estivi sono previste aperture notturne dalle ore 21:00 alle ore 24:00.
Biglietto:
Intero - euro 5,00 - adulti oltre 30 anni, visita alla Necropoli e Acropoli.
Cumulativo intero - euro 10,00 - adulti oltre i 30 anni, per visita alla Necropoli e Acropoli, al Villaggio Ipogeo, Museo Etnografico e Forte Sabaudo
Cumulativo ridotto - euro 7,00 - minori dagli 8 ai 30 anni, gruppi oltre 20 persone, per visita alla Necropoli e Acropoli, al Villaggio Ipogeo, Museo Etnografico e Forte Sabaudo
L'ingresso è gratuito per i diversamente abili e un loro familiare o altro accompagnatore che dimostri la propria appartenenza a servizi di assistenza socio sanitaria (D.M. n. 239 del m20/04/2006), per i bambini di età fino ai 7 anni, per i cittadini di Paesi non comunitari a "condizione di reciprocità" i minori devono sempre essere accompagnati, alle guide turistiche e a gli interpreti turistici (quando occorra la loro opera a fianco della guida) nell'esercizio della propria attività professionale mediante esibizione di valida licenza rilasciata da competente autorità, al personale Mibac, ai membri dell'I.C.O.M., studenti e professori del settore, esperti della materia e personale di rappresentanza, ai giornalisti in regola con il pagamento delle quote associative mediante esibizione di idoneo documento comprovante l'attività professionale svolta
Nel sito ufficiale sono presenti altre combinazioni di biglietti cumulativi, consultabili nella seguente pagina web dedicata: mabsantantioco.it
E-mail: info@archeotur.it - archeotur@tiscali.it
Sito web: www.mabsantantioco.it
Facebook: www.facebook.com/mabmuseoarcheologicobarreca
Instagram: www.instagram.com/museosantantiocomab

Il contesto ambientale
È situata in linea d'aria a Nord del forte sabaudo, lungo il declivio della via Castello, e in prossimità degli scavi della necropoli antica di Is Pirixeddus.

Descrizione
Quando i Fenici giunsero a Sant'Antioco, nell'VIII sec. a. C., si stanziarono in una zona non molto distante dalla costa: gli studi e le indagini archeologiche hanno attestato che si è trattato di una occupazione pacifica, senza azioni di violenza o distruzione, basata sulla integrazione con la popolazione indigena, la quale abitava nei pressi dell'altura in cui oggi sorge il fortino sabaudo, area che ha restituito tracce di insediamento nuragico. In quella stessa altura, fu edificata l'acropoli dell'abitato fenicio, con continuità di vita fino all'epoca tardo-romana.
L'area è stata in parte indagata: la struttura si impostava su banconi di roccia naturale in parte già indagata e gli studi hanno attestato come la fase più antica sia da identificarsi con le mura di fortificazione di età punica, messe in opera con la tecnica del doppio paramento, utilizzando blocchi di ignimbrite ben squadrati per i prospetti, mentre lo spazio interno era colmato con una miscela di terra e pietre.
La tipologia delle mura, in assenza di sicuri dati di scavo, consente di datarle al IV sec. a.C.
A Sud del complesso fortificato sono visibili i resti di un edificio di Età Romana interpretato dagli studiosi come luogo di culto: su un basamento che si conserva per circa 10 metri, si impostava il colonnato di cui residuano nove colonne; la pavimentazione attesta due fasi costruttive di cui quella più antica, visibile a Sud delle colonne, del tipo detto "signinum" (ossia in cocciopesto frammisto a tesserine bianche), il quale è stato poi ricoperto da uno strato di cocciopesto più scuro, conservato fra le colonne e il bordo esterno dell'edificio.
A Sud delle colonne si trova un grande zoccolo costituito da grandi blocchi bugnati di ignimbrite, dal quale si alza un ulteriore livello ad un'altezza di 1 m., il cui perimetro è costituito dallo stesso tipo di blocchi, mentre la pavimentazione, di cui rimangono pochi resti, è in mosaico a tesserine bianche. L'edificio era un pseudidiptero sine postico (ossia un tempio circondato da colonne sulle parti laterali e frontale in cui verosimilmente si impostava la gradinata di accesso), chiuso ad Ovest e con la fronte a Est. Le fasi di vita e di utilizzo del tempio si possono collocare tra il II sec. a. C. e il II sec. d. C.

Servizi
Bookshop, visite guidate.

Consulta le pagine
Area archeologica di Sulci
Città fenicio-punica di Sulky
I monumenti fenicio-punici di Sant'Antioco
Città romana di Sulci
Tofet
Il forte sabaudo
Basilica di Sant'Antioco
Catacombe
Museo Archeologico "Ferruccio Barreca"
Museo etnografico "Su magasinu de su Binu"
Necropoli di Is Pirixeddus

Storia degli scavi e degli studi
L'area dell'acropoli è stata oggetto di diverse campagne di scavo e d'indagine, a partire dagli Anni Ottanta del secolo scorso, quando il sito fu indagato a cura della Soprintendenza Archeologica per le Province di Cagliari e Oristano, sotto la direzione scientifica del dott. Carlo Tronchetti.

Bibliografia
Regione Autonoma della Sardegna, Tempio – Sant'Antioco, in
"Sardegna Cultura – Catalogo dei Beni Culturali"
A. Unali, Sulky – Sant'Antioco, in M. Guirguis (a cura di), La Sardegna fenicia e punica. Storia e materiali, collana Corpora delle Antichità della Sardegna", Nuoro 2017, pp. 129-138.
M. Gras, P. Rouillard, J. Teixidor, L'Universe phénicienne, Paris 1995.
C. Tronchetti, Sant'Antioco, collana "Sardegna Archeologica. Guide e Itinerari", Sassari 1991.
C. Tronchetti, Le problematiche del territorio del Sulcis in età romana, in V. Santoni, Carbonia e il Sulcis. Archeologia e territorio", Oristano 1995, pp. 265-275.
C. Tronchetti, Per la topografia di Sulci romana, in P.G. Spanu (a cura di) Materiali per una topografia urbana, status quaestionis e nuove acquisizioni. V Convegno di archeologia tardo-romana e medievale in Sardegna (Cagliari-Cuglieri 24-26 giugno 1988), Oristano 1995, 103-116.
P. Bartoloni, Il museo archeologico comunale "F. Barreca" di Sant'Antioco, Sassari 2007.
P. Bartoloni, I Fenici e i Cartaginesi in Sardegna, Sassari 2009
M. Guirguis, Storia degli studi e degli scavi a Sulky e Monte Sirai, in "Rivista di studi fenici", voll. 1-2, Roma 2005.
A. Taramelli, S. Antioco - Scavi e scoperte di antichità puniche e romane nell'area dell'antica Sulcis, in "Nuovo bullettino archeologico sardo", 1908, pp. 145-162.



Come arrivare
L'acropoli è raggiungibile lungo la via Castello a nord del forte sabaudo, in prossimità degli scavi della necropoli di Is Pirixeddus.

Update

11/5/2023 - 16:57

Where is it

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