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Guspini, Miniera di Montevecchio

Guspini, Miniera di Montevecchio

Guspini, Miniera di Montevecchio


Informazioni
Indirizzo: piazzale Rolandi, 2 - 09036 Montevecchio
Tel. +39 070 973173
Ente gestore: Comune di Guspini
Orari:
Gli orari del periodo invernale 2019, per la loro complessità di articolazione, sono riassunti in una tabella consultabile all'indirizzo: www.minieramontevecchio.it/orari-di-visita. La durata della visita di un percorso a scelta è di 45 min circa; di due percorsi a scelta 90 min circa; di tre percorsi a scelta 135 min circa; di quattro percorsi a scelta 180 min circa.
Biglietto:
Il costo dei biglietti è consultabile all'indirizzo: www.minieramontevecchio.it
E-mail: info@minieramontevecchio.it
Sito web: www.minieramontevecchio.it
Facebook: www.facebook.com/minieramontevecchio

Il contesto ambientale
Il villaggio minerario di Montevecchio occupa una vasta area che comprende edifici abitativi e dirigenziali, impianti, discariche e zone boschive.

Descrizione
La miniera di Montevecchio, particolarmente ricca di risorse e di filoni metalliferi piombo-zinciferi, fu utilizzata almeno a partire da metà Ottocento con le concessioni date alle società Montevecchio e Pertusola. L'attività continuò tra alterne vicende fino alla cessazione avvenuta nel 1991. Gli impianti minerari si suddividono nei settori di Levante e di Ponente separati dal passo di Genna Serapis, nel quale è situato il nucleo centrale dell'abitato, che concentra in uno spazio unitario tutti gli edifici-simbolo della miniera (direzione, ospedale, scuola, chiesa, dopolavoro), realizzati in stili diversi secondo i differenti periodi di edificazione. Si possono osservare dunque richiami all'architettura colta del passato, l'uso del Liberty, soprattutto nelle decorazioni, un linguaggio semplice e funzionale, derivato dal Razionalismo.
La direzione, terminata nel 1877, ospita lateralmente la cappella di Santa Barbara con un curioso accostamento di funzioni diverse. All'esterno sobrio della palazzina corrisponde un alto ed esuberante cortile con porticato "dorico", dove i dipinti policromi, con temi minerari, le ringhiere traforate, le aperture ad architrave o ad arco, la fontana con un mascherone barbato, anticipano lo straordinario salone delle riunioni: un vasto ambiente voltato a padiglione e decorato con pitture a trompe-l'oeil che ripetono fregi floreali, conchiglie, bouquet di fiori e bucrani, grottesche, uccelli. Sullo fondo blu sono evidenti gli stemmi recanti picconi e arnesi minerari con un chiaro richiamo alla funzione rappresentativa dell'edificio.
Anche la chiesa riprende elementi decorativi di ispirazione eclettica, che si ripresentano in altri edifici, costruiti in periodi successivi.
L'ospedale, realizzato nel 1885 e poi modificato, è una robusta costruzione con richiami classicisti, posta nel fondo del piazzale alberato sotto un'alta parete rocciosa.
Dal 1938 al 1942 furono realizzati l'edificio che ospita la scuola e il dopolavoro, l'ufficio geologico, tutti situati in prossimità della piazza principale; il villaggio Righi, costituito da alcuni blocchi edilizi disposti su livelli diversi, a monte della stazione della teleferica Levante-Ponente; l'albergo Francesco Sartori per operai scapoli, che si erge con diversi piani fuori terra su una base di trachite, in una posizione particolarmente suggestiva sulla strada principale per la laveria Sanna.
I vecchi cameroni, destinati ai minatori senza famiglia, risalgono invece alla fase ottocentesca dell'insediamento con ambienti disposti a schiera. Meritano un cenno anche le poderose strutture legate all'attività estrattiva del settore di Levante, inserite in un paesaggio suggestivo e notevolmente trasformato dall'uomo con i cumuli di sterili che segnano l'ambiente in modo evidente: qui sono visibili accanto alle laverie e agli impianti di servizio i castelli ottocenteschi del Pozzo San Giovanni nel cantiere di Piccalinna e del Pozzo Sant'Antonio, che presentano forme neo-medievali, e il castello in cemento armato del Pozzo Sartori.
Ad ogni pozzo corrisponde la parte residenziale che comprende i semplici cameroni a schiera ad un solo piano, completati ciascuno da un camino, riservati agli operai scapoli, ed i villaggi per le famiglie costruiti in tempi diversi ed oggi abbandonati.
La miniera fa parte del Parco Geominerario, Storico e Ambientale della Sardegna.

Servizi
Visite guidate, percorso di visita per bambini, internet point.
Le visite, quando disponibili, vengono effettuate anche in inglese, francese, tedesco e spagnolo.

Consulta le pagine
Complesso museale di Montevecchio - Palazzina della Direzione
Complesso museale di Montevecchio - Percorso Piccalinna
Complesso museale di Montevecchio - Percorso Sant'Antonio
Museo Monte Tempo
Casa Murgia

Storia degli studi
La miniera è compresa nelle principali opere sull'archeologia industriale in Sardegna.

Bibliografia
F. Masala, "Architetture minerarie in Sardegna fra revivals ed eclettismo", in L'uomo e le miniere in Sardegna, a cura di T.K. Kirova, Cagliari, Edizioni della Torre, 1993, pp. 120-123;
S. Mezzolani-A. Simoncini, Paesaggi e architetture delle miniere. Archivio Fotografico Sardo, Nuoro, 1993, pp. 88-116;
F. Masala, "Gli insediamenti minerari. Forme, architetture, problemi", in Le città di fondazione in Sardegna, a cura di A. Lino, Cagliari, Cuec, 1998, pp. 46-48;
F. Masala, Architettura dall'Unità d'Italia alla fine del '900. Nuoro, Ilisso, 2001, scheda 50;
Eclettismo e miniere. Riflessi europei nell'architettura e nella società sarda tra '800 e '900, a cura di M.B. Lai-P. Olivo-G. Usai, catalogo della mostra, MiBAC, [2004], pp. 23-44.

Come arrivare
Il villaggio di Montevecchio è raggiungibile sia da Guspini (tramite la SP per Funtanazza e Torre dei Corsari) sia da Arbus (mediante la SC che attraversa Genna Sciria e il villaggio Righi).

Update

11/5/2023 - 16:58

Where is it

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