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La cultura sarda al bivio

La creazione del Regno d'Italia spinse la Sardegna ancora di più verso il baricentro culturale della penisola italiana. La partecipazione all'unificazione e alla creazione di questa nuova nazione creò nell'isola una situazione di estremo dinamismo, ma mise anche in luce le sue debolezze strutturali dal punto di vista socio-economico.

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La letteratura in italiano
In particolare nel secondo Ottocento e nella prima metà del Novecento l'italiano si impone quale lingua principale della cultura, oltre che dell'ufficialità politica. Lo spagnolo è ormai uno sbiadito ricordo, mentre il s...
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Grazia Deledda
Grazia Deledda è la scrittrice sarda più conosciuta al mondo, vincitrice del premio Nobel per la letteratura nel 1926. Nasce a Nuoro il 27 settembre del 1871 da un'agiata famiglia. Provvede alla propria formazione cultur...
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Antonio Gramsci
Antonio Gramsci nasce ad Ales (OR) il 22 gennaio 1891. Dopo la licenza elementare (1902) e studi privati a Ghilarza, nel 1905 si iscrive al liceo ginnasio di Santulussurgiu. Conseguita la licenza ginnasiale si trasferisc...
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L'impegno politico
Le circostanze legate al conflitto del 1915-18, e al tumultuoso dopoguerra, ebbero una notevole ricaduta in Sardegna. Grazie al reclutamento su base territoriale, un centinaio di migliaia di richiamati isolani ebbero la...
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I viaggiatori del Novecento
Nell'aprile del 1899, alla presenza di Umberto I e di Margherita di Savoia, viene posta a Cagliari la prima pietra del palazzo municipale, mentre a Sassari viene completato il monumento al re d'Italia. Sono immagini simb...
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La cultura sarda al bivio

La creazione del Regno d'Italia spinse la Sardegna ancora di più verso il baricentro culturale della penisola italiana. La partecipazione all'unificazione e alla creazione di questa nuova nazione creò nell'isola una situazione di estremo dinamismo, ma mise anche in luce le sue debolezze strutturali dal punto di vista socio-economico.La privatizzazione delle terre (meglio conosciuta come "legge delle chiudende) si trasformò in un immenso affare di discriminazione sociale che impoverì maggiormente la popolazione. L'elevata tassazione, la politica protezionistica a favore del Nord Italia industriale, la colonizzazione mineraria, i trasporti interni ed esterni inesistenti, la povertà delle campagne rendevano la situazione sempre difficile.Di contro, l'appartenenza a uno Stato unitario dava dei vantaggi. In particolare, la scuola elementare divenne una realtà diffusa e la letteratura cominciò, lentamente ma inesorabilmente, a divenire patrimonio comune. L'analfabetismo diminuì e l'italiano diventò una lingua la cui conoscenza, più o meno precaria, si diffuse anche negli strati popolari.Di conseguenza, nell'isola la modernità viene veicolata in questa lingua, mentre quella sarda tende a retrocedere, anche se ancora largamente maggioritaria nella popolazione. Molti scrittori di valore adottarono la lingua ufficiale dell'"Italia delle nazioni".

Leggi tutto Leggi tutto La creazione del Regno d'Italia spinse la Sardegna ancora di più verso il baricentro culturale della penisola italiana. La partecipazione all'unificazione e alla creazione di questa nuova nazione creò nell'isola una situazione di estremo dinamismo, ma mise anche in luce le sue debolezze strutturali dal punto di vista socio-economico.La privatizzazione delle terre (meglio conosciuta come "legge delle chiudende) si trasformò in un immenso affare di discriminazione sociale che impoverì maggiormente la popolazione. L'elevata tassazione, la politica protezionistica a favore del Nord Italia industriale, la colonizzazione mineraria, i trasporti interni ed esterni inesistenti, la povertà delle campagne rendevano la situazione sempre difficile.Di contro, l'appartenenza a uno Stato unitario dava dei vantaggi. In particolare, la scuola elementare divenne una realtà diffusa e la letteratura cominciò, lentamente ma inesorabilmente, a divenire patrimonio comune. L'analfabetismo diminuì e l'italiano diventò una lingua la cui conoscenza, più o meno precaria, si diffuse anche negli strati popolari.Di conseguenza, nell'isola la modernità viene veicolata in questa lingua, mentre quella sarda tende a retrocedere, anche se ancora largamente maggioritaria nella popolazione. Molti scrittori di valore adottarono la lingua ufficiale dell'"Italia delle nazioni".

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