Titolo
Castelsardo, Roccia dell'elefante
Descrizione
La roccia dell'Elefante è un monumento naturale, una rupe di trachite, alla quale gli agenti atmosferici hanno dato la forma di un gigantesco elefante seduto. L'enorme masso si trova lungo la strada statale 134, che da Castelsardo arriva a Sedini, dopo il bivio per Valledoria. La roccia era conosciuta, in passato, come Sa pedra pertunta, ossia la pietra traforata. Nella parte cava della rupe, infatti, si possono visitare alcune domus de janas, scavate, su diversi livelli, in un periodo compreso tra il 3200 e il 2800 a.C. Le tombe hanno le pareti decorate da bassorilievi a forma di protomi taurine stilizzate, con corna a mezzaluna e testa trapezoidale. Questo elemento decorativo è riconducibile al culto del dio toro, simbolo di potenza, coraggio e fertilità. Gli studiosi hanno formulato l'ipotesi che il complesso di domus fosse molto importante dal punto di vista religioso e che probabilmente, al suo interno, vi si svolgessero pratiche rituali e magiche, particolarmente diffuse in quel periodo. La tomba più ricca di elementi architettonici (lesene e capitelli, ricavati nella roccia), decorativi (una sorta di zoccolo e una banda, scolpiti sopra e sotto la fascia, decorata con il motivo delle protomi) e simbolici era, forse, la tomba del capo della comunità.
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