Burney, Christopher
Lanciato col paracadute in Francia nel 1942 per stabilire contatti con elementi della Resistenza, Burney venne arrestato poco dopo e rinchiuso per diciotto mesi a Fresnes, in cella disolamento, da cui uscì soltanto per un paio dinterrogatori. È del suo «esercizio di libertà» nella solitudine che Burney vuole rendere testimonianza: in un procedimento lento, cauto, senza rivelazioni improvvise, ma con un progresso costante verso una sempre maggiore trasparenza, egli riscopre, nella sua cella, il mondo, non più dalla parte del continuo eccesso e della sovrabbondanza della vita, ma da quella più oscura e rara della spoliazione, della prossimità della morte, dellirriducibile. Nelle varie tappe di questa esplorazione, che mai si allontana, volutamente, da un senso molto lucido e pratico della realtà, Burney sinoltra nella zona più dubbia, più insidiosa e paradossale dellesperienza umana, quella in cui riconosciamo a un tempo, nella solitudine assoluta, la tortura del distacco ma anche il bene più prezioso e liberatore. Così, quando a un certo punto del suo viaggio interiore, Burney decide di non rispondere ai messaggi che un ignoto tenta di trasmettere attraverso il muro della prigione, il suo gesto ci coinvolge ormai in una vicenda che non riguarda tanto un caso particolare, quanto la scoperta di un certo livello di esistenza, quel livello in cui non si accettano più i fatti per una qualche giustificazione o ragione, ma semplicemente in quanto sono. Cella d'isolamento / Christopher Burney
Categoria
Natura
Titolo
Soggetto BNI
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Anno : 1922
Anno : 03
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