Berni, Francesco <1497?-1535>
La poesia che tradizionalmente si riconosce come "bernesca" si inaugura con un ciclo di capitoli ternari (ovvero in terza rima) composti negli anni 1521-1522, con l'ibrida avanguardia del Capitolo del Cornacchino o Lamento di Nardino. Sono degli encomi in versi, che peraltro assumono come oggetto della lode soggetti inopinati e incongrui: Ghiozzi, Anguille, Cardi, Pesche, Orinale, Gelatina, Ago. Da questo punto di vista l'autore mostra di guardare al modello classico ed umanistico dell'encomio paradossale (in prosa), che aveva trovato il suo esempio più recente e più illustre nell'Elogio della follia di Erasmo da Rotterdam. Nello stesso tempo però, quei soggetti incongrui si rivelano metafore di organi ed operazioni sessuali (di preferenza omosessuali), denunciando un'evidente filiazione dal canto carnascialesco fiorentino, nella variante della mascherata, ovvero il canto delle professioni e delle condizioni umane, nel quale le profferte dei figuranti alle donne si traducevano in un gioco di equivoci osceni. Rime facete / Francesco Berni
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Anno : 1990
Autore : Twain, Mark
Anno : 1990
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