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Regione Sardegna

cripta

ambito tardo antico/ ambito altomedievale

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Categoria

Titolo

cripta

Descrizione

Cripta ubicata al di sotto della Chiesa di Santa Restituta, nel quartiere storico di Stampace. La cripta, del tipo ipogeo, conserva nella sua parte centrale gli ambienti e le funzioni legate allo svolgimento dei culti di età tardo antica e bizantina. Immediatamente ad ovest dell’ampia scalinata di accesso, presso la parete settentrionale della cripta ed addossata alla nuda roccia calcarea in cui la stessa è ricavata, si trova un’edicola tripartita dedicata a Santa Restituta, martire africana del V sec. d.C. identificata, successivamente dal fervore popolare, come Santa Restituta madre di Sant’Eusebio, vescovo di Vercelli ed originario di Cagliari. Si compone di una nicchia centrale, a volta ribassata, delimitata da due lesene laterali decorate all’estremità superiore ed inferiore da motivi floreali, e da due nicchie laterali, simmetriche, delimitate anch’esse da lesene che in origine arrivavano a terra, come conferma la stessa analisi autoptica. Nel registro inferiore si trovano due specchiature laterali che conservano ancora tracce di coloritura e di disegni geometrici policromi. La parte centrale era in origine intonacata, come conferma la presenza di sporadici lacerti d’intonaco. Nella nicchia centrale, al di sopra di tre gradini posti lungo la cornice che delimita i due registri, si apre una nicchia quadrata, con cornice litica modanata, in funzione di reliquiario. Davanti ad essa si trova la statua della Santa. In base alle caratteristiche tecnico-stilistiche ed ai rapporti stratigrafici si è avanzata l’ipotesi che la parte originaria d’età tardo-antica sia limitata alla sola nicchia centrale e che le restanti parti siano da ascriversi all’età bizantina. Al di sotto dell’altare, raggiungibile da una scala posta a nord-ovest dell’edicola votiva, si trova un vano ipogeo, a pianta rettangolare, con volta di cui residuano laterizi e tracce in negativo dell’incannucciata di rivestimento, pertinente probabilmente anch’esso alla fase originaria paleocristiana. Durante la ricerca de “los cuerpos santos” del 1600, vi si rinvenne la colonna del martirio, spostata successivamente nel 1800 in un ambiente posto immediatamente ad est della scalinata. Un nucleo compatto, presente nella parte centrale della cripta, si ascrive invece all’età bizantina: il vano della colonna del martirio, con un basso bancale posto lungo la sua parete sud-est ed il piccolo vano a pianta sub-circolare posto immediatamente a nord-ovest di questo; il vano a pianta quadrangolare posto ad nord-est dell’altare della santa; l’area a ridosso di un imponente risparmio di roccia presso cui si trovano due bancali; i rivestimenti verticali d’intonaco e l’affresco di Giovanni Battista posto immediatamente a sud dell’altare rinascimentale. L’analisi autoptica, relativamente all’affresco, ha evidenziato caratteri prettamente naturalistici nella resa stilistica quale l’uso dell’incisione per la resa della barba. Gli elementi sopra menzionati, unitamente al ritrovamento di diverse tombe di martiri, costituiscono indicatori della presenza di una comunità monastica che praticava il culto dei defunti, forse appartenente ad ordini religiosi orientali. Stato di conservazione: mediocre

Descrizione Fisica

unità di misura: m; altezza: 6; larghezza: 12; MISN=20

Detentore dei Diritti

proprietà Ente pubblico territoriale

ID

2000231022

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