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Ilbono, Complesso di Scerì

Ilbono, Complesso di Scerì

Ilbono, Complesso di Scerì


Informazioni
Indirizzo: SS 198 - 08040 Ilbono

Il contesto ambientale
L'area archeologica si integra suggestivamente con l'elemento naturale ed è localizzata su un torrione granitico parzialmente circondato dal fiume Tèscere, nella parte interna dell'Ogliastra.

Descrizione
Il complesso comprende un nuraghe con annesso villaggio e due domus de janas.
Il nuraghe è di tipo complesso, con una torre principale alla quale è stato aggiunto, ad una quota inferiore, un altro corpo (lunghezza m 48; larghezza m 36; altezza residua m 5).
L'edificio è realizzato con blocchi di granito squadrati di medie dimensioni; sono disposti alla base in opera poligonale e nelle parti superiori a filari regolarizzati con l'ausilio di zeppe di rincalzo.
La torre principale, di pianta circolare (altezza residua m 4,70), ha ingresso rivolto a S/E sormontato da un architrave ben lavorato.
L'ingresso introduce in un andito di pianta rettangolare che porta alla camera interna, eccentrica, di pianta circolare (altezza m 2 circa). Sullo stesso andito, nella parete sinistra, si apre l'accesso al vano scala, attualmente non agibile.
Il corpo aggiunto è accessibile mediante un ingresso rivolto a N a luce trapezoidale e sormontato da un architrave (m 2,60 x m 0,75 x m 0,45) che immette in un corridoio ad andamento curvilineo.
Questo vano di passaggio risulta oggi ingombro di materiale di crollo e presenta sulle pareti gli ingressi non coassiali di due nicchie: quella a s. ha pianta rettangolare, mentre quella a d. è ricolma di terra e massi.
Sempre sul lato d. si apre l'ingresso architravato di un corridoio, attualmente impraticabile.
Il nuraghe era difeso da un antemurale, realizzato a quota inferiore, che doveva impostarsi a S sul corpo aggiunto, integrando diverse emergenze rocciose.
L'ingresso, localizzabile ad E, risulta attualmente in parte celato da terra e pietre.
Il nuraghe si caratterizza per la presenza, sotto la torre principale, di alcune cavità naturali a volte integrate da strutture murarie.
L'area archeologica presenta inoltre un esteso villaggio annesso al nuraghe e, a breve distanza ad O di questo, due domus de janas. Le due sepolture ipogeiche sono scavate in due massi erratici.
La prima domus, monocellulare, è accessibile mediante un ingresso sopraelevato preceduto da un breve padiglione. Il portello, di forma trapezoidale (larghezza m 0,48; altezza m 0,52), è fornito di rincasso a cornice. La camera, piuttosto piccola (profondità m 1,10; larghezza m 0,85; altezza m 0,85), presenta pianta ovale con volta a forno.
Nell'area antistante sono stati rinvenuti alcuni frammenti di una lastra di granito accuratamente lavorata: si tratta, forse, dei resti del chiusino del portello.
Il secondo ipogeo presenta un unico vano devastato dal cedimento della fronte del masso dove si apriva l'ingresso. Questo, sopraelevato, era realizzato nella parete di fondo di un piccolo padiglione. Il portello, privo di rincasso, manca dello stipite staccatosi in seguito al crollo. La cella presenta pareti e pavimento accuratamente levigati.

Servizi
Non sono presenti servizi.

Storia degli scavi
Le prime indagini risalgono al 1994; un recente intervento di scavo è stato condotto nel 2003.

Bibliografia
V. Angius in G. Casalis, Dizionario geografico storico-statistico-commerciale degli Stati di S.M. il Re di Sardegna, VIII, Torino 1841, p. 454;
A. Taramelli, "Aneddoti e notizie. Archeologia", in Archivio Storico Sardo, 1905, p. 749;
G. Vacca, Posizione geografica dei principali nuraghi della Sardegna, Cagliari, Società Tipografica Sarda, 1917, p. 20;
G. Lilliu, I Nuraghi. Torri preistoriche della Sardegna, Cagliari, La Zattera, 1962, pp. 153-154;
E. Melis, Carta dei nuraghi della Sardegna: monumenti preistorici nel comune di Mamoiada, Spoleto, Panetto & Petrelli, 1967, p. 128;
V. Santoni, "Nota preliminare sulla tipologia delle grotticelle artificiali funerarie della Sardegna", in Archivio Storico Sardo, XXX, 1976, pp. 18, 43;
F. Cocco, "Ilbono", in Dati relativi alla storia dei paesi della Diocesi di Ogliastra, 1985, p. 6;
E. Contu, "Il nuraghe", in La civiltà nuragica, Milano, Electa, 1990, p. 60;
Progetto i nuraghi: ricognizione archeologica in Ogliastra, Barbagia, Sarcidano, Milano, Consorzio Archeosystem, 1990, pp. 226-229.
C. Nieddu, "Compesso monumentale di Scerì", in C. Nieddu (a cura di) Siti archeologici d'Ogliastra, Tortolì 2006, pp. 34-35.

Come arrivare
Da Tortolì si imbocca la SS 198 in direzione di Lanusei; si percorrono km 5 circa e, prima di arrivare alla cantoniera Baunuxi, si svolta a s. in una strada segnalata da un vecchio cartello turistico per l'area archeologica. Si prosegue sino ad arrivare ad un cancello, aperto negli orari di visita. Si supera e si continua per poche centinaia di metri fino ad arrivare al sito.

Aggiornamento

11/5/2023 - 16:58

Dove si trova

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