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Fordongianus, Terme romane di Forum Traiani

Fordongianus, Terme romane di Forum Traiani

Fordongianus, Terme romane di Forum Traiani


Informazioni
Indirizzo: Località Caddas, lungo fiume Tirso - 09083 Fordongianus
Tel. +39 0783 60157
Ente gestore: Società Cooperativa Forum Traiani
Orari:
Autunnale
MA-DO 09:30-13:00 e 15:00-17:30
Invernale
MA-DO 09:30-13:00 e 14:30-17:00
Primaverile
MA-DO 09:30-13:00 e 15:00-18:00
Estivo
MA-DO 09:30-13:00 e 15:30-19:30
Si consiglia sempre di verificare gli orari contattando la Soc. Coop. Forum Traiani prima della visita.
Biglietto:
Intero - euro 4,00 - adulti, visita all'Area archeologica delle Terme Romane e alla Casa Aragonese
Ridotto - euro 3,00 - gruppi di almeno 20 persone, visita all'Area archeologica delle Terme Romane e alla Casa Aragonese
Ridotto - euro 2,00 - minori dai 6 ai 14 anni, visita all'Area archeologica delle Terme Romane e alla Casa Aragonese
E-mail: info@forumtraiani.it
Sito web: http://www.forumtraiani.it
Facebook: https://www.facebook.com/ForumTraiani
Instagram: https://www.instagram.com/coop.forumtraiani

Il contesto ambientale
Il complesso termale di Fordongianus, costituito da due distinti stabilimenti, sorge sulla riva sinistra del fiume Tirso, nell'alto Oristanese.

Descrizione
Il complesso termale, tra i più importanti della Sardegna, gravita sul sito urbano di "Forum Traiani" (da cui il nome Fordongianus). L'abitato, di fondazione tardorepubblicana, fu costituito da Traiano come centro di mercato tra le comunità dell'interno e le popolazioni romanizzate dell'entroterra del golfo di Oristano. Entro l'inizio del IV sec. d.C. fu probabilmente elevato al rango di "municipium".
Le terme, le antiche "Aquae Ypsitanae", si dispongono su vari livelli e sono composte da due stabilimenti: il primo, a N, del I sec. d.C.; il secondo, a S, del III sec. d.C.
Il primo stabilimento sfruttava le acque che ancora oggi sgorgano alla temperatura di 54 °C dallo strato alluvionale soprastante il banco vulcanico. Le acque vennero imbrigliate mediante un muro in opera cementizia con duplice paramento in blocchi squadrati di vulcanite, spesso m 3,5, che fungeva anche da argine alle piene del Tirso.
La struttura originaria dello stabilimento doveva essere in "opus quadratum", ossia in grossi blocchi di pietra squadrati; in seguito subì vari rimaneggiamenti. Al centro dello stabilimento si trova la "natatio", un'ampia piscina rettangolare (m 13 x 6,5; profondità m 1,5) per balneazioni tiepide (l'acqua calda termale veniva stemperata adducendo acqua fredda da serbatoi situati a monte). La piscina era coperta con volta a botte. I lati S e N erano originariamente porticati; residua il portico S con pilastri a sezione quadrata in blocchi di vulcanite e volta a botte in opera cementizia rinforzata da anelli di blocchi vulcanici cuneati. Lucernai quadrati ne assicuravano l'illuminazione. Sul lato N della "natatio" furono realizzate tre vasche quadrangolari, mentre sul lato E è presente un edificio rettangolare con nicchie sui lati lunghi; una di queste ha restituito un altare consacrato alle ninfe da Servato, liberto dell'imperatore e procuratore delle miniere e dei latifondi imperiali, per la guarigione di Quinto Bebio Modesto, governatore della Sardegna vicino agli imperatori Caracalla e Geta (211-212 d.C.).
Il secondo stabilimento, a S, occupa un'area rettangolare (m 30 x 12) le cui strutture in "opus quadratum" sono probabilmente una parte incorporata del primo stabilimento. Realizzato in "opus vittatum mixtum", aveva verosimilmente l'ingresso originario prospettante sulla piazza lastricata a S. Dall'ingresso si accedeva allo spogliatoio ("apodyterium"), al "frigidarium" (ambiente rettangolare con due vasche), al "tepidarium" (ambiente rettangolare), e al "calidarium" (ambiente con vascone rettangolare). Al contrario del primo, il riscaldamento delle acque del secondo stabilimento era artificiale. L'approvvigionamento dell'acqua veniva assicurato, per mezzo di una efficiente rete di canalizzazione, da un sistema di pozzi e cisterne in parte alimentate dall'acquedotto romano.
Il raccordo tra i due stabilimenti veniva assicurato da una scalinata che si affacciava sul portico della "natatio".
Il piazzale retrostante, lastricato in vulcanite, ha forma trapezoidale (m 25 x 30 x 25). Sul lato orientale prospetta un edificio a "L", in "opus vittatum mixtum", con cinque vani e due ambienti rettangolari; uno di questi è affrescato con motivi a candelabri e grifoni, databili al 200 d.C. L'edificio potrebbe essere un "hospitium" legato agli ambienti termali.

Servizi
Laboratori didattico-educativi, percorso di visita per bambini, visite guidate in italiano, audioguide multilingue (francese, inglese, tedesco, spagnolo).
I laboratori didattici sono rivolti agli studenti di: scuola d'infanzia, primaria e secondaria di primo grado. Il percorso di visita didattico si può realizzare sia il mattino che il pomeriggio, è possibile includere anche il pranzo. Tutte le proposte, previa prenotazione, sono attive tutto l'anno.


Consulta le pagine
Fordongianus, Anfiteatro Romano
Casa Aragonese

Storia degli scavi
Il primo ad indicare l'ubicazione delle "Aquae Ypsitanae" e di "Forum Traiani" nel territorio dell'attuale Fordongianus fu lo storico Giuseppe Manno (1825). I primi scavi archeologici ebbero luogo tra il 1899 e il 1902, e furono condotti dal Regio Commissario dei Musei e Scavi di Antichità in Sardegna. A partire dal 1969 la Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Province di Cagliari e Oristano ha ripreso le indagini sistematiche nel sito.

Bibliografia
R. Zucca, Fordongianus. Sassari, C. Delfino, 1986 (Sardegna archeologica. Guide e itinerari; 4);
P. Meloni, La Sardegna romana, Sassari, Chiarella,1990;
S. Angiolillo, L'arte della Sardegna romana, Milano, Jaca Book, 1998;
R. Zucca, Viaggio nell'archeologia della provincia di Oristano, Oristano, E.P.T. Oristano, 2004;
A. Mastino, La Sardegna antica, Nuoro, Il Maestrale, Nuoro, 2005.



Come arrivare
Da Oristano si percorre la SP 55 per Silì e si prosegue sulla SS 388 in direzione di Simaxis e Ollastra. Si continua fino a Fordongianus. Dal centro del paese si prende la via delle terme fino a raggiungere l'area archeologica.

Aggiornamento

11/5/2023 - 16:56

Dove si trova

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