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Arzachena, Tomba di giganti Moru

Arzachena, Tomba di giganti Moru

Arzachena, Tomba di giganti Moru


Tipologia: Tomba di giganti
Informazioni
Indirizzo: SS 125 orientale sarda - 07021 Arzachena - località Stazzo Moru
Tel. +39 0789 83401
Cell. +39 345 7200380 - +39 345 7200094
Ente gestore: Ge.Se.Co. Arzachena S.r.l. unipersonale
Orari:
invernale
MA-DO 10:00-16:00
estivo
LU-DO 09:00-20:00
Biglietto:
Intero - euro 4,00 - adulti
Ridotto - euro 3,00 - gruppi oltre 20 persone
Cumulativo intero - euro 7,00 - adulti
Cumulativo ridotto - euro 6,00 - gruppi oltre 20 persone
Cumulativo intero - euro 10,00 - adulti
Cumulativo ridotto - euro 9,00 - gruppi oltre 20 persone
L'ingresso è gratuito ai residenti e ai minori sino ai 12 anni. I biglietti cumulativi di euro 7,00 ed euro 6,00 comprendono la visita a due dei sette siti costituenti il Parco Archeologico di Arzachena, mentre i biglietti cumulativi di euro 10,00 e di euro 9,00 consentono la visita a tre siti. È possibile acquistare un biglietto cumulativo, con varie combinazioni, per la visita di tutti i sette i siti, sino ad un massimo di euro 20,00 per quello intero ed euro 17,00 per quello ridotto. Per ulteriori informazioni si veda il sito: www.gesecoarzachena.it
E-mail: archeologia@gesecoarzachena.it
Sito web: www.gesecoarzachena.it

Il contesto ambientale
La tomba È situata a Nord-Est del nuraghe Albucciu, a circa cento metri di distanza, lungo il tracciato della SS 125, sul margine occidentale della piana di Arzachena, nell'entroterra gallurese, tra i monti di San Pantaleo a SE, i monti di Luogosanto ad O e il massiccio del Limbara a SO.

Descrizione
La tomba dei giganti Moru è un esempio di sepoltura collettiva megalitica di Età Nuragica che si imposta su un più antico monumento funerario del tipo ad allée couverte (databile al Bronzo Antico e Medio 1800-1300 a. C.), tipologia molto diffusa nelle regioni del Mediterraneo Occidentale nelle fasi neolitica ed eneolitica, per poi subire delle ristrutturazioni nel periodo del Bronzo Recente e finale (1300 – 900 a. C.), soprattutto in Gallura, con l'allungamento della camera funeraria e l'inserimento di una facciata monumentale.
L'esemplare di Arzachena è costituito da un vano funerario a pianta rettangolare (lunghezza circa m. 11,5 e larghezza circa m. 5,20; lunghezza interna del corridoio circa m. 9,10), ascrivibile alla tipologia del corridoio dolmenico a schema trilitico, delimitato da un paramento interno realizzato con lastre di altezza variabile infisse verticalmente nel terreno, alternate in alcuni punti con muratura a secco messa in opera con la sovrapposizione di blocchi litici di grosse dimensioni. La parte retrostante della camera sepolcrale è absidata: questo vano era destinato a ospitare i defunti inumati e vi si accedeva o da un ingresso antistante di piccole dimensioni, o rimuovendo uno dei lastroni tabulari (che originariamente lo coprivano col sistema della piattabanda) per la deposizione dall'alto dei corpi. Il corridoio funerario risulta ancora circondato e compresso da un tumulo compatto di pietrame e terra che garantisce un sostegno solido alle sue pareti, raggiungendo uno spessore murario notevole che varia da un minimo di m. 1,80 ad un massimo di m. 2,25.
La parte anteriore del monumento era caratterizzata da un'esedra semicircolare, ossia un ampio spazio antistante in cui si celebravano i riti e contraddistinto, di norma, da una facciata monumentale: di essa, purtroppo, residuano una serie di blocchi e piccole lastre che non consentono di apprezzarne l'originaria maestosità tipica del megalitismo, tant'è che la tomba di Moru appare meno imponente rispetto alle vicine tombe dei giganti di Li Lolghi e di Coddu Vecchiu le quali, invece si presentano particolarmente grandiose in confronto.
I dati di scavo, tuttavia, portano a ipotizzare che la tomba di Moru avesse già in origine una monumentalità diversa, ossia che l'esedra non fosse caratterizzata da lastroni ortostatici infissi nel terreno e da una stele centinata, poi asportati nel tempo: la compattezza del terreno alla base di quanto residua della facciata e la sua colorazione, nonché il rinvenimento di abbondante materiale ceramico addossato ai blocchi residui apparentemente nella sua giacitura originaria, lasciano ipotizzare che il monumento avesse un prospetto in muratura a secco realizzata con blocchi semilavorati di diverse dimensioni e che solo in prossimità dell'ingresso della camera sepolcrale fossero stati infissi dei blocchi litici di fattura accurata.
Le tombe di giganti venivano edificate di solito in prossimità di un villaggio o di un insediamento abitativo con nuraghe alle cui esigenze funerarie assolvevano: anche l'esemplare di Moru non fa eccezione e si trova, infatti, ubicato a poche decine di metri dal nuraghe Albucciu a cui, secondo gli studiosi, era pertinente.
Il monumento, databile al XIII sec. a. C., ha avuto una continuità di utilizzo dal Bronzo Antico fino al Bronzo Recente e fasi di frequentazione anche successive: gli scavi archeologici condotti nell'area hanno attestato testimonianze di Età Fenico-punica, quali una stele che reca inciso un segno alfabetico (un dhalet, corrispondente alla quarta lettera dell'alfabeto punico connesso al culto della dea Tanit), una moneta punica con testa di Tanit e protome equina (databile tra il 300 e il 264 a. C.). Benché in occasione delle indagini archeologiche non siano state rinvenute tracce di sepoltura di Età Punica, tuttavia la tipologia dei reperti induce a ritenere che al luogo fosse riconosciuta una valenza sacrale.

Servizi
Accessibilità fisica facilitata per visitatori con esigenze specifiche, bookshop, visite guidate, Wi-Fi.
Le visite guidate sono incluse nel costo del biglietto su prenotazione o chiedendo in biglietteria gli orari di partenza.

Consulta le pagine
Arzachena, Circoli di Li Muri
Arzachena, Nuraghe Albucciu
Arzachena, Complesso nuragico La Prisgiona
Arzachena, Tempio di Malchittu
Arzachena, Tomba di giganti di Coddu Ecchju
Arzachena, Tomba di giganti di Li Lolghi

Storia degli scavi
La tomba dei giganti, messa in evidenza nel 1988 in occasione di lavori per l'ampliamento della strada poderale che la costeggia, è stata oggetto di scavo immediatamente dopo la sua scoperta.

Bibliografia
S. Bagella, Tombe dei giganti e altre sepolture nuragiche, in A. Moravetti, P. Melis, L. Foddai, E. Alba (a cura di), Corpora delle antichità della Sardegna. La Sardegna nuragica. Storia e monumenti, Carlo Delfino Editore, Firenze 2017, pp. 277-290.
A. Moravetti, Nota sulle tombe dei giganti, in A. Moravetti, E. Alba, L. Foddai (a cura di), Corpora delle antichità della Sardegna. La Sardegna nuragica. Storia e materiali, Carlo Delfino Editore, Roma 2014, pp. 49-64.
A. Antona, Arzachena. Pietre senza tempo, Sassari 2013, p. 110.
Antona Ruju, M. L. Ferrarese Cerutti, Il nuraghe Albucciu e i monumenti di Arzachena, collana "Sardegna Archeologica. Guide e itinerari", Carlo Delfino Editore, Sassari 1992, pp. 13, 23, 66 (fig. 30), 67 (fig. 31), 68 (fig. 32), 70 (fig. 33), 71 (fig. 34), 72-81.
L. Usai, S. Pirisinu, Gallura: dolmen, nuraghi, castelli. Itinerari di archeologia nella provincia di Sassari, Cagliari, Editrice democratica sarda, 1991.
A. Antona Ruju, Arzachena. Tomba di giganti in località Moru, in "Bollettino d'Archeologia", Ministero Beni Culturali, Roma 1990, pp. 254-255.
A. Antona Ruju, M. L. Ferrarese Cerutti, E. Castaldi E., Arzachena. Monumenti archeologici, Carlo Delfino Editore, Sassari 1984.

Come arrivare
A 600 m dall'abitato di Arzachena, sulla SS 125. La tomba di giganti Moru si trova a un centinaio di metri dal Nuraghe Albucciu.

Aggiornamento

11/5/2023 - 16:58

Dove si trova

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