Ricci, Luca <1974- >
Un editore rifiuta il romanzo di uno scrittore: niente di male, se editore e scrittore non fossero anche amici per la pelle e testimoni di nozze dei rispettivi matrimoni; un esordiente viene tenuto a battesimo da un importante critico letterario: tutto bene, se l'esordiente non frequentasse l'ex moglie del critico; una scrittrice di romanzi rosa va a letto con il suo agente letterario: ammissibile, se scrittrice e agente non si incontrassero a colazione proprio con il marito di lei, un onesto lavoratore nel ramo della fibra ottica senza alcuna propensione per l'arte. E questo girotondo di personaggi che appartengono al famigerato quanto avventuroso mondo culturale non potrebbe andare in scena se non durante la barzelletta seria che è l'inverno romano. Un tempo li si sarebbe chiamati con ossequio intellettuali, oggi li guardiamo con tenerezza mentre tentano di sfangarla, tra idealismo e problemi pratici, tradimenti e atti di fede, illuminazioni e ottenebramenti. In una Roma incorniciata dalle finestre dei locali e delle case dentro cui si sverna, che se non esistesse non andrebbe inventata, si consuma un'impietosa schermaglia che riguarda le passioni, i sentimenti, gli affetti: la posta in gioco come sempre è la vita. Dopo Gli autunnali e Gli estivi, Luca Ricci ci consegna il terzo tassello della quadrilogia delle stagioni, un romanzo che, quasi per contrapporsi alla letargia invernale, ha un ritmo ancora più indiavolato, ed è capace d'indagare le ragioni più profonde che muovono le donne e gli uomini. Gli invernali / Luca Ricci
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