De Marchi, Cesare
Enza Gorla è morta, uccisa da un colpo di pistola dietro l'orecchio. Enza era la compagna di scuola che, per la misteriosa poesia dell'adolescenza, tutti hanno avuto e tutti hanno amato, bella, dolce, sempre preparata ma senza iattanza, generosa. Dopo, la vita l'ha travolta, lasciandole solo, si capisce, una mite generosità d'animo. E da questa muove il commissario per spiegarsi un omicidio, più che per scoprire un colpevole. E trova, alla fine del viaggio, una malattia dello spirito: la sua malattia, e quella della sua generazione di angeli caduti. Questo racconto giallo è una specie di Grande freddo alla rovescia. Nel film notissimo di Kasdan il freddo era fuori, qui è dentro, incistato nella generazione che fu ribelle. E se La malattia del commissario è associabile a un film, il film che richiama alla mente è il meno noto, e più bello, Maledetti vi amerò di Marco Tullio Giordana. Come una generazione, che credeva di uccidere i vecchi dei, apriva invece a una più truce mitologia, apprendeva ad adattarsi agli incomprensibili paesaggi desolati dell'oggi. La malattia del commissario / Cesare De Marchi
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Année : 2003
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