Titre
Il tesoro della Sardegna né bachi e gelsi poema sardo e italiano di Antonio Purqueddu accademico del collegio Cagliaritano (versione con tavole)
Description
Il poemetto in lingua sarda con versione italiana fu composto dal gesuita Antonio Purqueddu [1743 - 1810] con l'intento di istruire i conterranei sull'utilità della coltura del gelso e sull'allevamento del baco da seta. L’opera appartiene a quella letteratura scientifica- didascalica che si sviluppò nel Settecento. Alcuni versi in sardo dello sfortunato Angelo Berlendis precedono l'epistola dedicatoria indirizzata al Vicerè Conte Lascaris da Bonaventura Porro, direttore della Reale Stamperia di Cagliari. Sulla carta di sguardia è presente una vignetta calcografica, con versi tratti da Tessauro (Sereide libro I); un'altra vignetta è presente sul recto del canto primo con versi in campidanese "Scurtami serbidoras, pochì tandu Appuntu depeis fai su chi cumandu", infine sul recto del terzo canto è presente un'altra vignetta smepre con versi in sardo campidanese "Ma cantu andu liggendu hatessi invano. Si sa planta non das terrenu sanu".
Note
Cagliari, impresso nella Reale Stamperia nel 1779 (e pubblicato da Bonaventura Porro nel 1780).
[13], 268 , [4] pp., 3 tav., ill., 8°, cm. 18. Legatura in mezza pelle.
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