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Sardaigne

terme

ambito romano/ ambito altomedievale

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terme

Description

Edifico termale sito presso l’insula orientale dell’area della villa di Tigellio, a valle del colle di Buon cammino, nel quartiere storico di Stampace. L’insula fa parte di un più vasto quartiere, a carattere verosimilmente residenziale, come testimoniano i resti di un’altra insula, posta ad occidente del diverticulum di separazione tra le due. Lo schema del quartiere sembra rispettare direttrici di tipo ortogonale, con gli ingressi delle domus aperti su una via, non evidenziata archeologicamente, parallela all’attuale corso Vittorio Emanuele, in una riorganizzazione urbana datata all’età augustea. E’ probabile che la costruzione dell’edificio termale, verosimilmente a destinazione pubblica e datato alla piena età imperiale, sia avvenuto a scapito di precedenti edifici – forse altre domus – abbattuti appositamente. I resti delle terme attualmente visibili compongono due blocchi: uno a nord-est ed uno a sud-est della porzione attualmente messa in luce. Venuto in luce parzialmente durante gli scavi degli anni ’60 del secolo scorso, si compone di un ambiente porticato, dei resti di un probabile calidarium e di una vasca o piscina relativa al frigidarium. Nella porzione più a nord-est si è verificata la presenza di una struttura muraria, parzialmente rivestita d’intonaco, la cui direttrice continua con una serie di sei colonne, di cui attualmente residuano in situ solo le basi. La pavimentazione, conservata in pochi lembi, è in opus spicatum, con lastrine fittili disposte a formare un disegno a spina di pesce. Immediatamente a nord-ovest del vano, ad una quota inferiore, si trova un grande spazio pavimentato con sesquipedales: considerati i dati di scavo, che accennano alla presenza di pilae di suspensurae di cui attualmente son sussiste traccia, si ritiene possa trattarsi del pavimento inferiore dell’ipocausto pertinente agli ambienti caldi della terma, verosimilmente un calidarium. Ad est/sud-est di questo si snoda il percorso di una canaletta che sembra mettere in comunicazione i due blocchi dei vani della terma: a sezione quadrata, ha le spallette realizzate in opus incertum di cui residua, in alcuni punti, l’originario rivestimento in opus signinum. A sud-est è ubicato un vasto ambiente, a pianta quadrangolare, realizzato in opus testaceum: all’interno si nota la presenza, lungo la parete nord-ovest, all’attaco tra questa ed il piano pavimentale, di un pulvino che indica inequivocabilmente la presenza d’acqua all’interno del vano. Lo stesso rivestimento verticale dei muri è in robusto cocciopesto, con uno strato di ancoraggio con inerti di frammenti laterizi e pietrisco marino macinati grossolanamente ed uno strato di finitura a granulometria minore. Nell’angolo sud-ovest l’analisi autoptica ha permesso di verificare la presenza di una tubazione in piombo, conservata solo in una piccola porzione. Pertinente ad un probabile riutilizzo del vano sono alcuni conci squadrati di calcare, disposti trasversalmente rispetto allo stesso per circa due terzi partendo dal muro sud-est. Visto le dimensioni e la mancanza di accessi, potrebbe trattarsi di una piscina per i bagni di acqua fredda. Stato di conservazione: cattivo

Description physique

unità di misura: m; larghezza: 19; MISN=51

Titulaire des droits

proprietà Ente pubblico territoriale

Droits

Provvedimento di tutela: dm (l. 1089/1939, artt. 1, 3, 21); estremi: 1995/01/19

ID

2000231014

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