Informazioni
Indirizzo: Cittadella dei Musei, piazza Arsenale, 1 - 09124 Cagliari
Tel. +39 070 655911
Ente gestore: Museo Archeologico Nazionale di Cagliari
Orari:
l'apertura è prevista solo in occasioni particolari
Biglietto:
Intero - euro 9,00 - adulti
Ridotto - euro 4,50
Ridotto - euro 2,00 - giovani dell'EU tra i 18 e i 25 anni non compiuti
Gratuito - minori sino ai 18 anni, portatori di handicap e accompagnatore, personale MiC, membri I.C.O.M., guide turistiche dell'UE munite di licenza, gruppi di studenti delle scuole pubbliche e private dell'UE, accompagnati dai loro insegnanti, previa prenotazione, docenti e studenti dei corsi universitari delle seguenti facoltà: architettura, conservazione dei beni culturali, scienze della formazione o lettere e filosofia con indirizzo archeologico o storico-artistico, giornalisti mediante esibizione di documento comprovante l'attività professionale svolta, personale docente delle scuole italiane munito di certificato rilasciato dall'istituto scolastico, militari del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale.
E-mail: man-ca@cultura.gov.it
Sito web: museoarcheocagliari.beniculturali.it
Facebook: it-it.facebook.com/MuseoArcheoCA
Twitter: twitter.com/MuseoArcheoCa
Instagram: www.instagram.com/museoarcheoca
YouTube: www.youtube.com/c/MuseoArcheologicoNazionaleCagliari
Il contesto ambientale
Il complesso culturale polifunzionale ''Cittadella dei musei'' sorge all'estremità N/O del quartiere di Castello, in un'area adibita già nel XIV secolo a fortificazione militare, riconvertita agli inizi dell'Ottocento in Regio Arsenale. Nel 1870 divenne Distretto militare, e, infine, fu semidistrutta durante i bombardamenti aerei subiti dalla città nel 1943.
Descrizione
Lo Spazio San Pancrazio è una delle sedi espositive del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari. Ricavato nelle strutture del baluardo di San Pancrazio, è ora inglobato nella Cittadella dei Musei.
Ospita la collezione di materiale lapideo e stemmi, giunti al Museo mediante acquisizioni da collezioni private, donazioni, rinvenimenti fortuiti e recuperi durante demolizioni o restauri. I reperti, che sono datati a partire dal XIII secolo, raccontano l'evoluzione urbanistica e sociale della città di Cagliari.
Il baluardo di San Pancrazio fu edificato per ordine del viceré don Joan Dusay tra il 1501 e il 1503, al fine di proteggere la porta nord di Cagliari dai tiri frontali dell'artiglieria. Questo era il punto debole della fortificazione del quartiere di Castello, in quanto privo di precipizi e scarpate che scoraggiassero eventuali assedi.
Lo stemma scolpito sull'architrave della porta d'ingresso riporta le insegne del viceré, le tre triglie.
La rapida evoluzione delle tecniche militari e delle armi da fuoco resero presto superata la concezione di questo sistema difensivo. Le sue caratteristiche costruttive – la struttura scavata nella roccia, le feritoie poco funzionali, l'assenza di muri a scarpa e di cannoniere – suscitarono critiche da parte degli ingegneri militari dell'epoca.
Dalla fine del XVII secolo il baluardo subì varie modifiche. Innanzitutto, fu aperta la porta di Altamira, che interrompeva il passaggio diretto dal cortile della torre di San Pancrazio all'interno del baluardo. Successivamente il suo interno fu adattato a prigione militare e nel 1824 divenne l'ospedale per i detenuti del carcere.
Nel 1897 il complesso fu dismesso dall'amministrazione carceraria per passare alle cure del Ministero della Pubblica Istruzione, ramo Belle Arti. Per molti anni fu utilizzato come deposito di materiali degli scavi della Soprintendenza archeologica sino ai restauri degli anni '90, che ne hanno permesso l'utilizzo come sede espositiva.
Servizi
Visite guidate.
Per le visite guidate è necessaria la prenotazione.
Consulta le pagine
Cittadella dei Musei
Storia degli studi
Dai primi anni del Novecento, per iniziativa dell'Ufficio Regionale per la conservazione dei Monumenti della Sardegna e dell'ingegnere Dionigi Scano, vennero avviati interventi di restauro e di riqualificazione della Torre e delle sue pertinenze militari. I successivi interventi , condotti prima da Raffaelo Delogu e in seguito dagli architetti Libero cecchini e Piero Gazzola, furono orientati verso la musealizzazione dell'intera area circostante. I lavori di restauro che hanno portato all'effettivo utilizzo dello Spazio San Pancrazio (1986-2006) vennero condotti dall'allora Soprintendenza ai BAAAS di Cagliari.
Bibliografia
P. Gazzola-L. Cecchini, La Cittadella Museale della Sardegna in Cagliari, Università degli Studi di Cagliari, Lonigo, 1981;
T.K. Kirova, La cultura del restauro, in Cagliari Quartieri storici. Castello, Cinisello Balsamo, A. Pizzi, 1985, pp. 164, 170-171;
P. Corona, La Cittadella dei Musei di Cagliari: analisi evolutiva di un sistema difensivo, in Cagliari. Omaggio a una città, Oristano, S'Alvure, 1990, pp. 103-145;
Pirinu A., Forma e progetto della piazzaforte di Cagliari nel periodo 1552-1578. L'arrivo degli specialisti Rocco Capellino e i Paleari Fratino, in Identità e frontiere. Politica, economia e società nel Mediterraneo (secolo XIV-XVII), Milano, Franco Angeli, 2015, p. 217;
Guardare a nord: contributi didattici nello studio dell'area di San Pancrazio, in Verso un atlante dei sistemi difensivi della Sardegna, a cura di D.R. Fiorino e M. Pintus, Napoli, Giannini editore, 2015;
P. Sanjust – G. Monni, La Cittadella dei musei a Cagliari (R. Fagnoni, E. Bianchini, 1949-1954), in La costruzione dell'architettura, temi e opere del dopoguerra italiano, Roma, Gangemi, 2016, pp. 58-65.
Come arrivare
Da piazza Yenne si percorrono le vie Santa Margherita, Tommaso Porcell e Fiume. La "Cittadella" è in piazza Arsenale, oltre Porta Cristina.
Update
Where is it
Images
Comments