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Il sardo lingua romanza

Il sardo lingua romanza

Il sardo è una lingua "romanza" o "neolatina", ossia un dominio linguistico che deriva dalla lingua parlata dagli antichi Romani. Allo stesso modo lo sono il portoghese, lo spagnolo, il catalano, l'occitanico, il franco-provenzale, il francese, l'italiano, il ladino, il friulano, il corso, il dalmatico (oggi estinto) e il rumeno.
Il sardo è una lingua "romanza" o "neolatina", ossia un sistema di parlate che discende direttamente dal latino volgare, così come il portoghese, lo spagnolo, il catalano, l'occitanico, il franco-provenzale, il francese, l'italiano, il ladino, il friulano, il corso, il dalmatico (oggi estinto) e il rumeno.
Adottando una metafora frequente negli studi glottologici ispirata alla parentela umana, queste possono essere definite "lingue sorelle" in quanto riconducibili a una comune "lingua madre". In termini più ampi, ciò significa in sostanza che nel lungo processo di formazione della lingua isolana, che dura fino ai nostri giorni, la conquista romana dell'isola nel 238 a.C. e la conseguente massiccia diffusione del latino nel territorio che parlava paleosardo e punico rappresentano certamente l'episodio centrale e più importante, destinato a disegnare in profondità l'anima della lingua che comincerà a manifestarsi documentariamente dopo il 1000 d.C. Per anima della lingua si intende in primo luogo la compagine morfologica e il lessico di base, ossia quell'insieme di parole che in un idioma si rinnova con maggiore difficoltà e che comunque viene sostituito con un ritmo più lento rispetto a quello con cui si modifica il resto del vocabolario. Se consideriamo questi elementi, che costituiscono una sorta di DNA delle lingue, non potrà sussistere alcun dubbio sul fatto che il sardo discenda direttamente dal latino e abbia un suo sviluppo come lingua automoma.

Aggiornamento

11/5/2023 - 16:44

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