La storia della presenza umana in Sardegna comincia nel Paleolitico inferiore, come testimonia il rinvenimento di oggetti in pietra databili tra 450.000 e 120.000 anni fa. Gli oggetti, in selce e quarzite, vennero rinvenuti nella parte settentrionale dell'isola, in Anglona, e sono inquadrabili, dal punto di vista tipologico, nelle industrie litiche classificate coi nomi di "clactoniano" e "tayaziano".
La storia della presenza umana in Sardegna comincia nel Paleolitico inferiore, come testimonia il rinvenimento di oggetti in pietra databili tra 450.000 e 120.000 anni fa.
Gli oggetti, in selce e quarzite, vennero rinvenuti nella parte settentrionale dell'isola, nella regione dell'Anglona, e sono inquadrabili, dal punto di vista tipologico, nelle industrie litiche classificate coi nomi di "clactoniano" e "tayaziano". A produrre questo genere di manufatti dovrebbero essere stati individui appartenenti alla specie "Homo erectus", una di quelle che compongono il genere "Homo" a cui anche noi, uomini moderni, apparteniamo.
Merita di essere segnalato il recente rinvenimento, avvenuto in una grotta del Logudoro, di una falange completa del pollice di un essere umano. La datazione proposta per questo importante reperto osseo è di 250.000/300.000 anni a.C.
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Autore : Buora, Maurizio
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