Informazioni
Indirizzo: piazza Parrocchia, s.n.c. - 09017 Sant'Antioco
Tel. +39 0781 83044 - +39 348 9595542
Ente gestore: Parrocchia S. Antioco Martire
Orari:
Invernale
LU-SA 09:00-12:00 e 15:30-17:15
DO 15:30-18:00
Estivo
LU-SA 09:00-12:00 e 19:00-20:00
DO 11:00-12:00
Biglietto:
Non sono temporaneamente disponibili informazioni sui biglietti, si consiglia di contattare anticipatamente la struttura. Gli orari di apertura domenicali estivi e invernali, sono estesi anche agli altri giorni festivi.
E-mail: basilicasantantioco@tiscali.it
Sito web: http://basilicasantantiocomartire.blogspot.com
Il contesto ambientale
Le catacombe, scavate nella roccia, si trovano sotto il piano pavimentale della chiesa parrocchiale dedicata a Sant'Antioco sulcitano.
Descrizione
L'ipogeo di Sant'Antioco non sorse ex novo con la funzione di catacomba ma risale all'epoca punica, quando furono scavate tombe a camera. Intorno ai secoli IV-VII d.C. le singole tombe furono unite aprendo dei passaggi nelle pareti in comune ed è per questa ragione che le catacombe si presentano abbastanza irregolari.
Si possono individuare due nuclei principali: quello di Sant'Antioco e quello della madre, Santa Rosa, che, secondo la tradizione popolare, sarebbe stata anch'essa martirizzata in Sardegna.
Alla catacomba detta "di Sant'Antioco", realizzata tra il IV e il VII secolo d.C., si accede dalla chiesa, attraverso alcuni gradini nel transetto d. L'ipogeo è costituito da un ambiente absidato (A) la cui volta è sorretta da sei colonne e al centro del quale è un sarcofago ove sarebbero state custodite le spoglie del martire. Dietro questo primo ambiente ve ne è un secondo (B) considerato la cella "retrosanctos", ossia il vano ove si seppellivano i personaggi più eminenti della comunità cristiana. Le sepolture che si concentrano in questa cella sono di età e tipi differenti (fosse pavimentali, arcosoli, loculi scavati nelle pareti, sepolture multiple, cassoni a castello). Le pareti presentano ancora tracce di pitture datate al IV secolo d.C. circa. La catacomba ha altri due ambienti (D ed E), oggi uniti da un'apertura ma che, originariamente, erano due tombe puniche distinte. Dal vano D si accede ad un ambiente allungato (C) che presenta tracce di decorazione del V secolo d.C. e alcune iscrizioni di carattere cristiano. Dal vano C si accede all'ambiente F e, di seguito, a quello G, quest'ultimo ritenuto dalla tradizione il luogo dove Antioco si ritirò a pregare e morì ancor prima di essere raggiunto dai soldati romani. Al suo interno si trova una tomba diversa da tutte le altre: è del tipo detto "a baldacchino", con pilastri che si alzano fino a raggiungere la volta, databile tra il V e il VI secolo d.C.
La catacomba detta "di Santa Rosa" si trova sotto la basilica. All'ipogeo si accede, infatti, da una scaletta sul lato d. della chiesa. La catacomba è di piccole dimensioni, con soli due ipogei punici resi comunicanti. All'interno sono ospitate numerose sepolture, in buona parte del tipo "a cassone" di tufo.
Allo stato attuale degli studi, non si conosce la reale estensione delle due catacombe: probabilmente, oltre i due nuclei noti, vi sono altri ambienti che stanno, pian piano, emergendo grazie alle indagini archeologiche in corso.
Servizi
Informazione non disponibile.
Consulta le pagine
Basilica di Sant'Antioco
Area archeologica di Sulci
Storia degli scavi
La prima campagna di scavo nelle catacombe si devono ad Antonio Taramelli (1921). L'ultima è stata condotta alla fine degli anni Ottanta dalla Pontificia Commissione di Archeologia Cristiana.
Bibliografia
A. Taramelli, "S. Antioco. Esplorazione delle catacombe sulcitane di Sant'Antioco e di altri ipogei cristiani", in Notizie degli Scavi, 1921, pp. 142-176;
C. Tronchetti, S. Antioco. Sassari, C. Delfino, 1989 (Sardegna archeologica. Guide e itinerari; 12);
L. Porru-R. Serra-R. Coroneo, Sant'Antioco. Le catacombe, la chiesa martyrium, i frammenti scultorei, Cagliari, Stef, 1989;
P.G. Spanu, La Sardegna bizantina tra VI e VII secolo, collana "Mediterraneo tardoantico e medievale. Scavi e ricerche", Oristano, S'Alvure, 1998, pp. 47-55;
P.G. Spanu, Martyria Sardiniae. I santuari dei martiri sardi, collana "Mediterraneo tardoantico e medievale. Scavi e ricerche", Oristano, S'Alvure, 2000, pp. 83-95.
Come arrivare
Si percorre la SS 126 verso Sud e, dopo aver attraversato il ponte sull'istmo, si arriva a Sant'Antioco. Dal lungomare si prende una delle vie che conducono al centro storico fino alla via Regina Margherita che si affaccia in piazza De Gasperi, ove è ubicata la chiesa intitolata al martire locale.
Mise à jour
Où est-il
Images
Résultats 2 de 112838
Voir toutl\'audio
commentaires